Foggia al 94′ per il successo contro il Nola, ancora Foggia al minuto 86′ per il pari con la Fidelis Andria, Lattanzio al 94′ per la vittoria di Sorrento e Pollidori al miunto 89′ per i 3 punti contro il Bitonto. Forse appare prematuro scomodare Renato Cesarini storica mezzala della Juventus degli anni 30′ terrore delle difese avversarie nei minuti di recupero ma i sette punti conquistati dall’Audace Cerignola con reti nelle battute finali ci autorizzano a parlare di zona Audace.
Il dato dei punti conquistati con gol pesanti nel finale cui va aggiuta una maggiore prolificità nei secondi tempi (oltre la metà delle 39 reti totali realizzate dai gialloblù sono arrivate nei secondi 45 minuti) assume un peso rilevante nell’ambito di un campionato quello di serie D girone H, all’insegna dell’equilibrio. Picerno, Audace Cerignola e Taranto le prime tre della graduatoria sono racchiuse in un fazzoletto di 5 punti con gli jonici cui manca ancora la gara con il Bitonto da disputare il prossimo 30 gennaio.
A fare la differenza in una situazione simile sono quindi i dettagli ed appunto i gol nei minuti finali rappresentano il manifesto della tenacia di una squadra che ha saputo rialzarsi dopo il 4-1 nello scontro diretto di Picerno che pareva aver compromesso la stagione.
Da quel momento Loiodice e compagni hanno infilato 4 successi consecutivi dai quali ripartire per affrontare il big match contro il Taranto. A proposito di big-match, se la forza dei gialloblù fin qui è stata quella di conquistare punti all’ultimo respiro, le grandi sfide sono state invece il tallone d’achille.
Solo 5 sono stati i punti fin qui conquistati dall’Audace contro le prime 5 della graduatoria, con un solo successo quello contro il Team Altamura, due pari contro Taranto e Fidelis Andria ed un k.o. a Picerno. Per puntare al salto in serie C i gialloblù dovranno cambiare marcia magari già dall’incrocio dello Iacovone da vincere, perchè no, con un gol in zona Audace.