Sentita cerimonia a Barletta per l’intitolazione al dott. Vincenzo Desario dell’ex sede della Banca d’Italia.
Figli, parenti, colleghi tessono i ricordi colmi di umanità per un uomo che ha vissuto in seno alle istituzioni.
Entrato nella Banca d’Italia nel 1960 ha scalato con senso di sacrificio i livelli interni dell’Istituto, sino al conseguimento della nomina nel 1994 a Direttore Generale, carica ricoperta fino al 2006.
La città di Barletta, onorata dal suo ruolo svolto, dedica all’uomo e al suo sacrificio in nome del lavoro una targa commemorativa inaugurata in presenza di figli, nipoti e amici di un tempo.
Dalla cerimonia emerge il ritratto di un uomo che aveva a cuore la sua città, legato profondamente alle sue origini.
Il mondo bancario con i suoi rappresentanti tra cui il dott. Giuseppe Siani, capo Dipartimento della Vigilanza della Banca d’Italia, hanno messo in evidenza il suo contributo professionale e umano.
Le sue riflessioni sviluppate tra gli anni ’80 e ’90 risultano essere ancora valide e all’avanguardia.
Fondamentale il ruolo di Ricorda Siani, a cui va il merito per la prima ristrutturazione dell’area vigilanza nel1991, come per la promozione dei sistemi di vigilanza e l’approvazione della prima normativa integrale testo unico bancario nel 1993.
Accanto a grandi economisti come Carlo Azeglio Ciampi e Mario Draghi, non ha mai perso la compassione nei confronti delle sofferenze umane. Come ricorda il figlio Davide, citando Federico Caffè, al posto degli uomini egli non sostituiva i numeri.