Un consiglio comunale interlocutorio, utile per approvare la mozione del Movimento 5 Stelle relativa ad un’app per convogliare le segnalazioni di molestie odorigene ma allo stesso tempo utile per percepire in maniera chiara i venti di rimpasto che da qualche tempo spirano attorno alla giunta comunale di Barletta guidata dal sindaco Cosimo Cannito assente alla seduta ufficialmente per motivi personali.
Proprio la mancanza del sindaco è stata al centro diverse ipotesi riconducibili ad una discussione interna alla maggioranza avvenuta nelle ore precedenti alla seduta e relativa in particolar modo alle nomine dei quattro componenti del consiglio di amministrazione della Casa di riposo Regina Margherita punto inserito nell’ordine del giorno del consiglio ed alla fine rinviato non senza fibrillazioni.
La scelta di rimandare la nomina del Cda della Regina Margherita motivata di banchi della maggioranza proprio con l’assenza del sindaco oltre che con la necessità di approfondimenti amministrativi utili ad evitare eventuali incompatibilità delle figure indicate ha scatenato le reazioni dell’opposizione unanime nell’evidenziare come i soliti giochi della politica rendano impossibile l’avvio di un servizio di grande importanza per la comunità come quello fornito dalla casa di riposo.
La questione nomine porta con se un confronto apertissimo all’interno di una coalizione del Buon Governo pronta a cambiare la sua fisionomia. Il passaggio al gruppo misto dei consiglieri Massimo Spinazzola di Scelta Popolare e Vincenzo Laforgia di Barletta Attiva, la possibile nascita di un gruppo consiliare riconducibile a Fratelli d’Italia composto da Riccardo Memeo e Luigi Antonucci di Noi con Barletta e da Stella Mele di Forza Barletta sono solo alcuni dei possibili cambiamenti che porteranno ad una quasi inevitabile ridiscussione dell’assetto amministrativo a partire dalla composizione della giunta. La questione per ora resta in sospeso ma già dai prossimi giorni potrebbero esserci novità importanti.