Nel 2019 il Comitato di solidarietà per le vittime dell’usura e dell’estorsione ha esaminato 2.179 posizioni di cui 721 per estorsioni e 1.453 per usura, per un totale nazionale deliberato di quasi 18 milioni di euro. La Puglia ha usufruito di quasi 3 milioni di euro e, dopo la Sicilia e la Campania, è la Regione che più ha usufruito dei Fondi di Solidarietà.
Nell’anno appena trascorso solo a Bari sono state 550 le persone indebitate e a rischio usura ascoltate dalla Fondazione. Sono alcuni dei dati resi noti in occasione della conferenza stampa di presentazione del rendiconto 2019 della Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici di Bari, alla presenza della commissaria governativa Anna Paola Porzio. Dati del 2020 ancora non sono disponibili ma “il timore – ha detto la commissaria – è che la criminalità organizzata e gli usurai continuino a lavorare senza problemi, e che la pandemia abbia fatto esplodere il problema dell’usura. Il ministro dell’interno – ha aggiunto – aveva parlato di un +9 per cento, però è una considerazione di carattere tendenziale che ci viene dalle forze di polizia e sappiamo da tutti i nostri punti di ascolto che i dati sono in estremo aumento”. Dai dati 2019, inoltre, emerge anche, con riferimento alle istanze di accesso al Fondo, un calo nelle tre regioni rispetto all’anno precedente. “Purtroppo poche denunce, pochissime istanze al fondo – dice la commissaria Porzio – che lasciano capire come l’usura non sia facilmente denunciabile, crea sulla persona che ne è afflitta un problema di vergogna, di paura, ma soprattutto una sorta di dipendenza dall’usuraio“.
“In questi mesi la gente che ha perduto il lavoro, che non riapre i negozi aumenta. Ogni giorno aumentano i bisogni – dice monsignor Alberto D’Urso, presidente della Fondazione Antiusura di Bari – e abbiamo già un lungo elenco di persone che chiedono di essere ascoltate”.