La Fidelis Andria programma la conclusione della stagione attuale e l’inizio del prossimo campionato in Serie D. L’associazione “Uniti per la Fidelis”, che detiene il 90% del club federiciano, ha formalizzato l’aumento di capitale nell’incontro dei giorni scorsi.
Con il verdetto del Consiglio Federale, il gruppo imprenditoriale ha compiuto un passo importante grazie al contributo di Aldo Roselli e Giuseppe Catapano, che hanno garantito un aumento di capitale pari a 200mila euro. A confermare l’esito positivo della riunione è l’amministratore unico di “Uniti per la Fidelis”, Pietro Lamorte: “Ringrazio tutti i soci per il risultato raggiunto – ha detto il rappresentante dell’associazione – abbiamo ragionato sulle idee concrete del futuro e sull’operato biennale dei due soci di maggioranza Catapano e Roselli”.
Un impegno decisivo nel cammino della Fidelis Andria, considerando le spese appena affrontate: “Non solo i due soci di maggioranza hanno rinnovato il loro impegno – sottolinea Lamorte – ma hanno anche coperto le quote degli altri quattro soci che non sono state sottoscritte. Li ringraziamo ugualmente per l’impegno profuso e per gli sforzi fatti in finora”.
“Uniti per la Fidelis” ha provveduto anche a modificare lo statuto, un passaggio fondamentale per garantire un accesso facilitato ad eventuali nuovi soci. L’obiettivo, ovviamente, è quello di aumentare le forze imprenditoriali in grado di sostenere la Fidelis Andria nella prossima stagione: “Ora c’è più chiarezza – dice Lamorte – ci auguriamo che la modifica dello statuto possa far avvicinare nuovi imprenditori per continuare questo percorso”. Il primo passo verso il futuro biancazzurro è stato compiuto.