La prossima stagione della Fidelis Andria passa dal 20 maggio. Non per il Consiglio Federale della FIGC, ma per l’assemblea dei soci di “Uniti per la Fidelis”, l’associazione che detiene il 90% del club federiciano.
Aumento del capitale e modifica dello statuto sono i punti all’ordine del giorno che verranno trattati nell’incontro di mercoledì, convocato dall’amministratore unico Pietro Lamorte. Si tratta di un momento fondamentale all’interno della società: la riunione servirà a confermare o rivedere i ruoli dei soci in vista della prossima stagione, ma anche in riferimento alla conclusione di quella attualmente sospesa, soprattutto in un momento in cui l’economia locale sta fronteggiando i postumi dell’emergenza Coronavirus.
Finora, solo Aldo Roselli e Giuseppe Catapano hanno provveduto a saldare tutti i pagamenti delle quote, mentre c’è attesa per le mosse che faranno gli altri membri dell’associazione. L’aumento di capitale non è scontato, ma non sembra nemmeno un’eventualità particolarmente lontana, anche grazie alle modifiche dello statuto che verranno discusse mercoledì.
L’obiettivo è quello di rendere più elastico il documento di “Uniti per la Fidelis”, in modo da permettere un ingresso ed un apporto più flessibile da parte di nuovi soci. Nuovi soci che, al momento, non ci sono, ma un incentivo di carattere burocratico potrebbe sicuramente dare nuova linfa al calcio andriese.
Molto, ovviamente, dipenderà dalle evoluzioni economiche che ci saranno nel periodo post-Covid, con diversi imprenditori che dovranno valutare con attenzione un’eventuale impegno nel mondo del calcio. La Fidelis Andria, nel frattempo, proverà ad aiutarli e ad aiutarsi nell’assemblea del 20 maggio.