Ventidue settembre 2019, giornata numero 5 del girone C di serie C, il Bari guidato da Giovanni Cornacchini incassava una clamorosa e storica sconfitta sul campo della Virtus Francavilla certificando un inizio campionato disastoroso.
Da quella che fu una vera e propria Caporetto per i biancorossi con conseguente esonero del tecnico protagonista della promozione in serie C sono passati appena 5 mesi, eppure sembra un’eternità anche alla luce di un presente che racconta tutta un’altra storia.
Alla guida del Bari all’indomani del k.o. in terra messapica fu chiamato Vincenzo Vivarini e da quel giorno Antenucci e compagni non conoscono il significato della parola sconfitta. Diciannove risultati utili consecutivi, 12 vittorie e 7 pareggi, record di imbattibilità del club eguagliato e rincorsa alla Reggina apertissima: il Bari di Vivarini è ormai una solida realtà.
Grande merito per i risultati fin qui raggiunti va naturalmente al tecnico ex Teramo capace di inserirsi gradualmente nei meccanisimi della squadra. Arrivato alla vigilia di un turno infrasettimanale, quello giocato il 25 settembre al “San Nicola” contro il Monopoli, Vivarini non ha inizialmente stravolto l’impianto del suo predecessore mantenendo il 3-5-2 come modulo di riferimento.
Con questo schieramento il Bari ha inanellato dopo il pari con i biancoverdi tre vittorie consecutive, tra cui quella per 2-0 contro la Ternana che ha rappresentato probabilmente il reale spartiacque di questa prima parte di stagione.
A novembre, dopo il doppio pari con Catania e Vibonese la svolta tattica: nel match di Bisceglie Vivarini passa al 4-3-1-2 con Terrani nel ruolo di trequartista alle spalle del duo Antenucci-Simeri. L’impianto di gioco con il trequartista è quello preferito dall’allenatore biancorosso ed ha caratterizzato anche la ricerca di calciatori nel mercato invernale.
Tanti i nomi che si sono rincorsi per occupare lo spazio alle spalle delle due punte: da Ninkovic fino ad arrivare a Tremolada, alla fine toccherà a Laribi arrivato dall’Empoli per dare qualità ad una squadra letteralmente trasformata dal suo tecnico e pronta ad allungare la propria serie positiva per lanciare l’assalto alla serie B.