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Si cerca un movente per l’omicidio di Roberto D’Angelo, il commerciante d’auto ucciso ieri in tarda serata a Foggia in un agguato.

D’Angelo era alla guida della sua auto quando è stato avvicinato da una moto a bordo della quale c’erano una o due persone che hanno sparato tre colpi di pistola: alla spalla, alla gola e all’orecchio. D’Angelo era solo nella sua Fiat 500 L. A telefonare alle forze dell’ordine è stata una persona rimasta anonima. Gli agenti della squadra mobile non hanno eseguito stub,

l’esame per verificare la presenza di polvere da sparo, ma hanno ascoltato parenti e amici della vittima. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita di vita di D’Angelo. A quanto si apprende, l’uomo era uscito di casa verso

le 17. Poi, poco prima di essere ucciso, aveva telefonato alla moglie, che era a casa di un parente, per dirle che stava passando a prenderla. Gli agenti hanno anche controllato l’abitazione della vittima, ma a quanto si apprende non hanno trovato elementi utili alle indagini. Sono in corso le analisi dei filmanti delle telecamere di sicurezza della zona. Secondo quanto accertato dagli investigatori, D’Angelo era

fuori dai contesti mafiosi locali. Aveva precedenti per truffe e reati contro il patrimonio risalenti a tanti anni fa. Nel 1974 suo padre fu ucciso nelle vicinanze dello stadio comunale. In due giorni, in provincia di Foggia, si sono registrati un omicidio e tre attentati ad attività commerciali. “E’ necessario quanto prima istituire la Direzione investigativa antimafia a Foggia” sottolinea il senatore del Movimento Cinque Stelle, Marco Pellegrini. Sarò pressante nelle prossime settimane con la ministra dell’Interno, Lamorgese, perché tenga fede all’impegno preso in occasione della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza tenuto negli ultimi giorni del 2019 a Foggia. Serve la Dia in questa provincia disperata, commenta in maniera netta la consigliera regionale pentastellata e presidente della commissione di studio sul fenomeno della criminalità, Rosa Barone.