L’accesso al mare deve essere sempre garantito? Come ogni anno con l’arrivo della bella stagione si torna a parlare di questo annoso tema, che divide amministrazioni, proprietari privati e bagnanti ma non solo; spesso queste vicende, soprattutto relativamente alle strade private che portano alle spiagge chiuse con recinzioni e cancelli dai proprietari, finiscono anche in tribunale con pronunce varie delle corti. La Cassazione nel 2017, richiamando il Codice della Strada, sembrerebbe aver fornito una indicazione chiara circa l’impossibilità dei condomini di chiudere con cancelli l’accesso al mare anche se la strada ha natura privata. Il sindaco in questo caso ha un grande strumento ovvero quello di dichiarare la strada di accesso al mare (specie quando si tratta dell’unico sbocco) come «strada di uso pubblico». Pertanto, in caso di recinzioni o divieti nei confronti degli estranei, potrebbe scattare una sanzione amministrativa nei confronti del condominio.
A tal riguardo è un buon caso di analisi quello del tratto di costa tra Trani e Bisceglie, di grandissimo pregio naturalistico ma di fruizione estremamente difficile, a causa degli accessi alle spiagge chiusi da cancelli. Su circa 15 strade che portano al mare, solo un paio risultano aperte anche se con il consueto avvertimento di divieto di ingresso. Giovedì l’amministrazione comunale andrà in consiglio e tra i punti all’ordine del giorno ci sarà proprio la questione del Litorale Est; si punterà quindi a sistemare ed ampliare i passaggi e gli accessi alla spiaggia lato costiero, permettendo all’amministrazione di togliere le castagne dal fuoco ed evitare uno scontro con i proprietari privati a suon di espropri.
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