Desta non poche perplessità la notizia che vede la chiusura del Laboratorio Analisi del PTA, quello che ancora in molti chiamano Ospedale di Trani.
La questione sollevata da un’associazione locale ha visto poi la replica della Direttrice Generale, la dott.ssa Dimatteo, che ha tentato di rassicurare tutti sostenendo che, in fondo, nulla sia cambiato se non un potenziamento del servizio.
Peccato che quanto detto della Direttrice Generale non sia verificabile perché, com’è legittimo, il provvedimento di chiusura non è corredato da una serie di dati, pubblici, che metterebbero chiunque nella condizione di appurare se davvero nulla sia cambiato e se, addirittura, vi sia un potenziamento.
Un documento pubblico scaricabile dal portale dell’ASL BAT riporta lo stato dell’arte – alla data del 2018 – relativo alla riorganizzazione del PTA. Per quanto concerne il Laboratorio, la stessa ASL era in attesa di riscontro dalla Regione Puglia in merito al suo mantenimento.
Questo riscontro é quindi pervenuto ed è in senso negativo? Vi è traccia?
Dubbi suscitano i vaghi riferimenti solo alla strumentazione definita “vetusta” e a non meglio specificati “tempi rapidi” di campionamento. Nulla, invece, è stato evidenziato, ad esempio, in termini di costi che sembrano rimanere invariati, come nulla con riferimento a tutta la questione relativa al così detto “stress del campione”.
Qualcuno diceva che “a pensare male è peccato, ma spesso si indovina”. Ebbene, in assenza di evidenze documentali certe, sulla scorta di decenni nefasti per l’Ospedale di Trani e di scelte politiche scellerate, viene da pensare che anche questa volta si sia trasferito un “pezzo” di attività all’esterno per continuare quell’opera lenta, ma inesorabile, di smantellamento del nostro Ospedale.
Un’operazione che, seppure nell’alveo di procedure e discrezionalità possibili, è finalizzata ancora una volta, a depotenziare l’attuale PTA verso, così sembrerebbe, la sua definitiva chiusura.
Nel Protocollo d’Intesa, sottoscritto nel 2016 tra Città di Trani-Regione Puglia-ASL BAT, era prevista la ristrutturazione e la ri-funzionalizzazione dell’intero PTA e nello specifico, i locali al piano interrato (ex cucine?) erano destinati al Laboratorio di Analisi Territoriale di base con una spesa prevista di circa 700.000 euro.
Negli anni si è concretizzata, invece, la logica della chiusura, ad uno ad uno, di tutti i reparti fino al declassamento del nostro Ospedale nella struttura che oggi abbiamo.
Una logica più volte denunciata dal Centrodestra Tranese nelle sedi istituzionali e non.
Di contro, la Sinistra locale e regionale aveva promesso una struttura efficiente.
La Sinistra, soprattutto, aveva promesso prospettive ben diverse rispetto a quelle che, dietro atti burocraticamente ineccepibili, stanno portando, sembrerebbe, verso una chiusura definitiva dell’Ospedale di Trani.
I Consiglieri Comunali del Centrodestra Tranese:
Pasquale De Toma (Forza Italia)
Giovanni Di Leo (Lega)
Andrea Ferri (Fratelli d’Italia)
Emanuele Cozzoli (Fratelli d’Italia)
Filiberto Palumbo (Palumbo Sindaco)
Michele Centrone (Palumbo Sindaco)