Gesti prevaricatori, atti di bullismo, danneggiamenti, aggressioni e rapine nei confronti di giovani coetanei o persone indifese.
Sono le condotte contestate dalla Polizia nei confronti di due tranesi 17enni incensurati, denunciati alla Procura per i Minorenni di Bari con le accuse, in concorso, di rapina (aggravata e tentata).
Per arginare il fenomeno, che era dilagato soprattutto nell’ultimo mese, il Questore di Andria, Roberto Pellicone, aveva disposto dei controlli mirati del territorio sia con gli agenti del Commissariato sia con il Reparto prevenzione crimine, nel corso dei quali sono state identificate centinaia di persone e controllati altrettanti veicoli.
Tra i fatti di interesse denunciati al Commissariato ce ne sono due avvenuti nella giornata del 6 febbraio scorso.
Un primo episodio si è verificato nei pressi della Stazione Ferroviaria di Trani quando un giovane, mentre stava aspettando il treno, sarebbe stato affiancato da due coetanei con volto travisato che, dopo averlo minacciato e malmenato, si sono fatti consegnare pochi euro.
L’altro fatto di interesse si è verificato la sera stessa e ha avuto come “teatro” il centralissimo Corso Italia: in questo caso un diciassettenne di Terlizzi sarebbe stato avvicinato, sempre da due persone, che, dopo averlo minacciato con un coltellino, gli chiedevano del denaro.
Il giovane, mosso dal coraggio, si è rifiutato: la risposta ha fatto scattare la reazione dei malfattori, uno dei quali lo avrebbe preso a pugni, facendolo cadere.
Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato per identificare il giovane e il personale sanitario del 118: dall’ospedale sono stati 7 i giorni di prognosi dati al giovane a causa delle lesioni al volto.
I poliziotti hanno analizzato le immagini dei sistemi di videosorveglianza delle aree interessate dai due episodi, che permettevano di tracciare il percorso fatto dagli autori prima e dopo l’evento avvenuto in Corso Italia.
Comparando le immagini di videosorveglianza con alcune foto di profili social, sono stati individuati i presunti autori del fatto criminoso ed è stato stabilito il loro modus operandi.
Successivi accertamenti avrebbero permesso di ricostruire dettagliatamente la vicenda e cogliere delle analogie fra i due episodi, tanto da collegarli alle stesse persone.
A casa dei due giovani, durante una perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati alcuni capi di abbigliamento, utilizzati dai malfattori durante i fatti contestati.
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