Momento di unione spirituale tra la comunità tranese e il San Nicola il Pellegrino, patrono della perla dell’adriatico.
La devozione al giovane santo greco, per il quale quest’anno sono arrivate in visita le reliquie di San Francesco, che per la prima volta hanno lasciato Assisi alla volta di Trani, in segno della grande vicinanza tra i due santi, che professavano una fede e una interpretazione delle sacre scritture sine glossa, senza commento e adattamenti secolari.
Le reliquie del santo patrono, celebre per il suo motto kyrie eleison, ovvero Signore pietà, dopo la solenne celebrazione in Piazza della Libertà, sono state portate in processione per le vie della città sino all’arrivo sul porto, dove San Nicola il Pellegrino, o San Nicolino come chiamato affettuosamente dai suoi concittadini, sono state imbarcate sulla Rosa dei Venti.
Un culto, quello di San Nicola il Pellegrino, che acquisisce un respiro nazionale con la presenza delle reliquie di San Francesco d’Assisi e che si conferma interfideistico, come dimostrato dalla presenza della delegazione presieduta da Georgios Antonopoulos, vescovo di Cratea, arrivato a Trani accompagnato da alcuni monaci del Monte Athos e pellegrini da Stiri, il villaggio natale di San Nicola nei pressi di Delfi, in Grecia.
Fondamentale per la riuscita dell’importante celebrazione fideistica la collaborazione tra mondo laico e mondo clericale; il comitato feste patronali di Trani infatti ha collaborato attivamente con l’Arcidiocesi di Trani, Barletta e Bisceglie per la realizzazione di uno dei momenti più importanti per l’intera comunità cristiana tranese.
Celebrazioni per il santo patrono, che hanno coinvolto anche i fedeli ortodossi in segno di una unione interfideistica, che sono culminati con il tradizionale imbarco nel porto, quest’anno a bordo della barca Rosa dei Venti, accompagnato dallo spettacolo pirotecnico che ha segnato la fine della festa patronale tranese.