La Timac di Barletta ha annunciato la sospensione delle procedure di licenziamento, fino a gennaio del 2019, nei confronti dei 51 dipendenti. Saranno garantite, dunque, le attività produttive (anche se parziali). È quanto emerso al termine dell’incontro avvenuto, ad Andria, presso l’ufficio provinciale del lavoro, tra i vertici dell’azienda, i sindacati e le rsu di Cgil, Cisl e Uil.
Dopo tanti incontri e manifestazioni di protesta, i lavoratori possono tirare un sospiro di sollievo. Con la provvisoria ma ritrovata concessione della facoltà d’uso, la Timac (l’azienda alla quale erano stati apposti i sigilli, il 1 maggio scorso, per presunto inquinamento ambientale), ha mantenuto fede ai propri impegni. Sono stati ritirati i licenziamenti, fino a gennaio del 2019. Una misura che era stata disposta, nei mesi scorsi, nei confronti dei 51 dipendenti. Tutto però resta legato al progetto di risanamento che la Timac dovrà presentare e che dovrà essere compatibile con le prescrizioni richieste dalla Procura di Trani. Sarà l’Arpa Puglia ad accertare, attraverso continui monitoraggi, nei prossimi mesi, l’idoneità del piano di riqualificazione ambientale.
Se il progetto dovesse trovare approvazione, la Timac di Barletta, allora potrebbe riottenere definitivamente la concessione della facoltà d’uso.