Da Barletta a Trani, da Andria a Bisceglie, da Trinitapoli a Margherita di Savoia. In molti comuni della sesta provincia pugliese, le scuole sono rimaste ancora chiuse, per ulteriori verifiche strutturali, all’indomani della scossa di magnitudo 3.9 della scala Richter, che è stata registrata a Barletta (con epicentro nella zona Madonna dello Sterpeto ad una profondità di 34 km).
A poco più di 24 ore dal terremoto, che non ha causato feriti, sono dunque in corso sopralluoghi negli edifici scolastici di molte città, esclusivamente a scopo precauzionale.
Il danno più importante, provocato dalla scossa sismica, è stato quello registrato a Trani con il crollo di una porzione del timpano della Chiesa di San Domenico. Intervenuta la soprintendenza, per il recupero del pezzo del cornicione mentre la zona, in quanto pericolante, è stata subito transennata. Il Sindaco della città, Amedeo Bottaro “ha disposto l’invio di una comunicazione urgente al Ministero dell’Interno, Fondo edifici di culto, per la verifica dei danni alla struttura pesantemente colpita dal terremoto”.
Sempre a Trani invece gli uffici giudiziari sono stati dichiarati agibili e non ci sono interruzioni delle attività forensi.
Tutto è tornato alla normalità anche nelle linee ferroviarie: superati gli iniziali disagi registrati sulla tratta Bari-Foggia. Mentre è ripresa regolarmente nella tarda serata, la circolazione ferroviaria sulla tratta Barletta-Andria della Ferrotramviaria.