Scuole evacuate, gente per strada, crollo di una porzione del timpano della Chiesa di San Domenico a Trani. Non ci sono stati feriti ma solo tanta paura, nelle città della sesta provincia pugliese, dopo la scossa di magnitudo 3.9 della scala Richter, che è stata registrata a Barletta (con epicentro nella zona Madonna dello Sterpeto ad una profondità di 34 km).
Da Bisceglie a Trani, da Trinitapoli a Barletta, passando per Ruvo di Puglia e Terlizzi. Subito dopo il terremoto, avvenuto alle ore 10,13, le scuole di molte città sono state evacuate. Al lavoro i tecnici, per le necessarie verifiche strutturali degli edifici. Disposta la chiusura delle scuole a Bisceglie, Trani, Trinitapoli, Barletta anche nelle successive 24 ore per ulteriori accertamenti.
Il danno più evidente è stato registrato a Trani con il crollo del pezzo di cornicione dalla Chiesa San Domenico, che è stata poi transennata in quanto pericolante. Il Sindaco, Amedeo Bottaro “ha disposto l’invio di una comunicazione urgente al Ministero dell’Interno, Fondo edifici di culto, per la verifica dei danni alla struttura pesantemente colpita dalla scossa sismica”.
Il terremoto è stato anche avvertito nel capoluogo pugliese, dove molte scuole, sedi giudiziarie e universitarie sono state evacuate, con la temporanea sospensione delle udienze e delle lezioni.
Disagi anche nella circolazione ferroviaria con rallentamenti registrati nella tratta tra Bari e Foggia e con l’interruzione ferroviaria sulla tratta Andria-Barletta della Ferrotramviaria.
“Nessun danno, invece, alle strutture ospedaliere e di assistenza territoriale, ne ai pazienti ricoverati”, hanno fatto sapere dall’Asl Bat.
Subito dopo la scossa si è subito costituito, nella Prefettura Bat, il centro coordinamento soccorsi in continuo contatto con i centri operativi comunali di Bisceglie, Barletta, Trani e Trinitapoli.
La Protezione civile ha voluto rassicurare i cittadini in quanto non si sono verificati danni a strutture e non ci sono stati feriti. C’è stata solo molta paura e panico.