Il neopromosso Terlizzi sbanca di misura il sintetico del “Di Liddo” costringendo l’Unione Calcio ad un amaro debutto nel suo quarto campionato di fila in Eccellenza. Non è stato un match divertente quello andato in scena sul rettangolo di Via Cavour, sia per il caldo torrido e sia per le diverse assenze di spicco su ambo i fronti che hanno limitato lo spettacolo. A conti fatti più scaltro e sornione il collettivo di mister Anaclerio, abile a capitalizzare con Nicholas Caruso una delle poche opportunità cristalline dell’intero confronto.
Il primo squillo è di marca terlizzese: al 5’ Schirone pesca in profondità Caruso, il cui lob sottomisura è smanacciato provvidenzialmente in corner da Lullo. Quattro minuti più tardi il piazzato di Schirone dai 20 metri oltrepassa la traversa, quindi al 21’ lo stesso capitano rossoblu imbecca dalla bandierina Caruso, il cui tentativo in elevazione non inquadra lo specchio. Al 27’ il solito Schirone prova invano con il mancino su calcio franco da posizione defilata, mentre al 35’ lo shoot improvviso dal limite di Di Cosola si perde di un soffio sulla sinistra della porta di Lullo. Condizionata in fase offensiva dalle concomitanti assenze dell’infortunato Triggiani e dello squalificato Albrizio, la squadra biscegliese prova a scuotersi al 40’: Palumbo verticalizza per De Mango, preceduto però dall’uscita bassa di Savut.
Un paio di minuti dopo Caprioli scodella in area, Palumbo sfiora appena di testa e capitan Altares manca la correzione vincente da ottima posizione. In avvio di ripresa il tecnico dell’Unione De Francesco sostituisce Mastropasqua con Bufi, ma è ancora il Terlizzi a proporsi in avanti all’11’ con Caruso, impreciso nel finalizzare l’invito da calcio d’angolo di Schirone. Il punteggio si schioda invece allo scoccare della prima ora di gioco e vede ancora protagonisti Schirone e Caruso: il capitano disegna un preciso cross dall’out sinistro che il 23enne attaccante monopolitano incorna in solitudine alle spalle di Lullo. La reazione biscegliese è generosa ma poco lucida, così l’unica vera occasione capita al 21’ sulla testa di De Giosa, il cui terzo tempo non è accompagnato però dalla buona sorte. Nell’ultimo quarto di gara accade poco, eccezion fatta per un gol annullato per offside alla mezz’ora a Maselli e per la traversa timbrata su punizione a tempo scaduto da Stefanini pochi istanti dopo il rosso sventolato al biscegliese De Mango per doppia ammonizione.