Una furia omicida scatenata nei confronti di un tossicodipendente colpevole di aver rubato di alcune dosi di cocaina e marijuana nascoste in una roulotte. Un commando composto da cinque persone che non ha esitato a ferire gravemente, rischiando di ucciderlo, il 39enne Donato Fabio Ruggieri.
Il raid punitivo, come hanno accertato gli agenti della squadra mobile di Bari nel corso delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, era scattato domenica 28 aprile, ventiquattr’ore dopo il furto compiuto da Ruggieri nella roulotte dove viveva Giuseppe Cervellera, 63 anni e componente del commando responsabile di quel tentato omicidio. In cinque erano entrati nell’abitazione di Ruggieri sfondando prima il portone d’ingresso dello stabile poi dell’appartamento, con l’obiettivo di recuperare la droga.
Alcuni componenti del commando hanno bloccato la fidanzata del 39enne, mentre gli altri si sono scagliati contro la vittima colpendolo anche con una sciabola che Ruggieri aveva in casa. Fendenti che hanno reciso un’arteria femorale e provocato un’emorragia nel 39enne soccorso immediatamente dalla fidanzata e dal più anziano del gruppo criminale, Antonio Mineccia di 69 anni. Per quest’ultimo e per Giuseppe Cervellare l’arresto era scattato poche ore dopo il raid punitivo, mentre gli altri tre componenti il commando sono stati raggiunti da ordinanza applicativa di misure cautelari dopo settimane di indagini. Antonio Denis Mineccia di 22 anni, Giuseppe Esposito e Gabriele lago di 20 (ed entrambi ai domiciliari), completavano il gruppo che aveva fatto irruzione in casa di Ruggieri ferendolo quasi mortalmente.