Riunioni al Mc Donald’s per definire i dettagli del colpo, 800 euro per recuperare l’auto su cui fuggire, telaio e targa alterate provenienti da altre auto rubate e il gioco è fatto. È così che sette persone organizzarono l’assalto al portavalori della società IVRI avvenuto il 12 giugno 2017 a Bari, in viale Salandra in pieno giorno.
I sette responsabili questa mattina sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile di Bari, guidati dal dirigente Giacinto Profazio. I malviventi – armati, a volto coperto e con giubbotti antiproiettile, nel tentativo di portare via i sacchi di denaro che il personale stava depositando nella camera di sicurezza del Banco di Napoli, esplosero quattro colpi da un fucile kalashnikov. Le guardie giurate risposero al fuoco, con la pistola d’ordinanza, mettendoli in fuga e ferendone uno al torace e al braccio. Il riscontro arriva direttamente dal ferito, Massimiliano Monacelli, che dopo mezz’ora dal colpo fallito arriva al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo: il malvivente successivamente interrogato dalla Polizia conferma la partecipazione alla tentata rapina, senza rivelare i nomi dei complici. Altre dichiarazioni sono giunte agli investigatori anche da Michele Costantino e Massimo Margheriti, entrambi già sotto indagine per omicidio. Alcuni giorni dopo fu recuperata, nelle campagne di Modugno, anche la Fiat Bravo su cui viaggiavano. Le indagini, coordinate dal procuratore Domenico Minardi, si sono concentrate sulle analisi dei sistemi di videosorveglianza della banca, intercettazioni ambientali e telefoniche per risalire ad ogni fase – ideativa, organizzativa ed esecutiva della rapina – e agli altri rapinatori: Biagio Monacelli, Antonio Attolico, Michele De Giglio e Francesco Riotoli ora in carcere tra Bari e Napoli.