Erano più di 3500 tra studenti, scout e volontari, i ragazzi che hanno sfilato per le strade di Brindisi dal Tribunale, fino a piazza Santa Teresa dove sono stati letti i nomi di tutte le vittime di mafia e per la prima volta anche dei braccianti morti per il caporalato in Puglia.
Una marcia, poco partecipata dagli amministratori locali – appena una decina – preparata dalle scuole cittadine e regionali già da dicembre assieme a Libera che si fa sempre più vicina ai cittadini con il suo impegno.
Al fianco di Libera anche la CGIL.