I primi arresti la scorsa settimana, con quattro persone che estorcevano denaro ad imprenditori nei quartieri Santo Spirito, Palese e San Pio/Enziteto di Bari. Altri sette ordinanze messe in atto dai Carabinieri, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di altri componenti del clan “Strisciuglio”.
Questi, con delle violente intimidazioni, spesso armati, riuscivano a controllare tutta la zona. In particolare, dopo l’arresto di uno degli indagati – che aveva imposto un servizio di “guardiania” ad una impresa edile che stava realizzando alcune abitazioni a Palese – i militari, con delle accurate indagini durate due anni, hanno accertato che, dal carcere, partivano e giungevano ordini a tutti gli affiliati tramite la moglie del capo clan.
Dalla casa circondariale venivano gestite le affiliazioni e le alleanze. Nonché eventuali controversie da risolvere con altri componenti del gruppo. Il sodalizio criminale, dunque, gestiva le piazze di spaccio, taglieggiava gli imprenditori che, per timore di gravi ritorsioni, accettavano di pagare.
Le abitazioni popolari del quartiere San Pio, inoltre, erano “assegnate” da tempo all’organizzazione criminale. Infatti questa consentiva l’occupazione degli appartamenti solo ai sodali, con un pagamento o in cambio di favori. Durante l’operazione sequestrate diverse armi ed ingenti quantitativi di droga.
Il servizio di Trnews.