sanità riordino

Quattro anni fa quella pugliese era l’ultima sanità italiana, in questi anni – con un piano di riordino mirato – “non abbiamo chiuso nemmeno un ospedale, anzi li abbiamo riclassificati e resi più efficienti e sicuri”. Parola del governatore Michele Emiliano che ha evidenziato anche come la Regione negli ultimi quindici anni “ha speso più della media nazionale in farmaci non necessari, ora risparmiati”.

E puntualizza che è “Proprio grazie a queste scelte se oggi si riescono ad assumere mille infermieri, alcuni primari e a stabilizzare personale precario da anni”, lo ha detto Emiliano durante l’incontro con i 150 lavoratori di Sanità Service – tra autisti, soccorritori e ausiliari – stabilizzati a Foggia.

“Questo ha costituito un terreno di verifica perché attualmente tutte queste società – un tempo fatte di raccomandazioni e inefficienza – sono sotto la lente della magistratura: Fate sempre attenzione – ribadisce Emiliano – a non mettervi mai nelle condizioni di perdere il posto di lavoro ottenuto: rispettate le regole, lavorate bene e l’indeterminato non ve lo toglierà nessuno”.

Fa eco alle parole di Emiliano anche il direttore generale della Asl Foggia, Vito Piazzolla che ha ribadito come “dare stabilità e sicurezza alle persone è un modo per vedersi concretizzare un progetto di vita”.

Ma mentre Emiliano “si vanta delle 150 stabilizzazioni, il disegno di legge sui volontari – che continuano ad essere sfruttati a nero dalle associazioni senza nessuna tutela e sotto minaccia di licenziamento – rimane ancora utopia”. Lo ha detto il consigliere pentastellato Mario Conca che aggiunge: “E’ il momento di stabilizzare autisti e soccorritori che hanno il diritto di essere riconosciuti come fiore all’occhiello dell’emergenza – urgenza regionale”.

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