Perde il record mondiale, ma guadagna un grande bronzo. Può finalmente tornare a sorridere dopo un periodo non particolarmente felice Benedetta Pilato, protagonista in positivo nella finale dei 50 rana ai Mondiali di Fukuoka in Giappone. La diciottenne tarantina è alla terza medaglia consecutiva in tre edizioni e dopo due argenti conquista il bronzo in 30”04.
L’oro, come da pronostico, è andato alla lituana Ruta Meilutyte che si è imposta con il nuovo record del mondo di 29’’16, superando il record della Pilato. Una condizione spaventosa quella della lituana che, già vincitrice nei 100 rana, ha firmato il bis anche nei 50. L’argento, invece, è andato all’americana Lilly King. Solo un quinto posto per Anita Bottazzo, l’altra italiana in gara.
Per la Pilato, intanto, è anche la medaglia del cambiamento da dedicare al tecnico Vito D’Onghia. Dopo questa rassegna iridata, infatti, la nuotatrice tarantina aprirà un nuovo capitolo della sua vita a Torino e sarà allenata da Antonio Satta, nel gruppo che comprende Alessandro Miressi. Un cambio di vita importante, legato anche agli studi universitari in biologia che la giovane pugliese ha deciso di intraprendere, ma non solo. Perché l’obiettivo è sempre quello di tornare al vertice in vasca.
Il podio mondiale, in ogni caso, è una bella iniezione di fiducia e un bel modo per rilanciarsi in vista dell’anno prossimo: nel mirino della Pilato ci sono le Olimpiadi di Parigi. Con una tranquillità ritrovata, pensare ad una medaglia non è assolutamente utopia, nonostante una concorrenza agguerrita.