Sensibilità ecologica e ripensamento delle aree verdi con Alfredo De Giovanni nella sala Palumbieri del Castello di Barletta.
Un’esortazione ad assumere le spoglie degli alberi, a sviluppare una coscienza verde tale da contrastare il fenomeno della cementificazione sterminata ed allocare nel giusto spazio queste creature.
‘’Fatti albero’’ è il nuovo racconto per ragazzi pubblicato da Alfredo di Giovanni, ispirato alla storia vera di un pino secolare, nome tecnico Pinus pinea, eradicato dal paesaggio urbano non senza rumorosi dibattimenti tra i cittadini della città di Barletta. L’autore è mosso dalla irrinunciabile missione di guidare le nuove generazioni a battere sentieri sostenibili, essere responsabili della cura dell’ambiente, per un pianeta che sta mutando rapidamente il suo clima, le cui conseguenze già si mostrano rovinosamente e sembrerebbero essere irreversibili.
La riunione tenutasi nella sala rossa del Castello di Barletta, ha visto una partecipazione intergenerazionale di intenti verdi, che ha unito esponenti dell’amministrazione comunale quali l’assessore della cultura Oronzo Cilli, Annamaria Spera, assessore di Polizia locale e arredo e decoro urbano, le professoresse Mariagrazia Vitobello e Daniela Fucci. Gli alunni dell’istituto comprensivo De Nittis-Dazelio classe III B, hanno trovato gioia ed entusiasmo nella realizzazione del progetto, accogliendo i visitatori rievocando con le loro coreografie, un sentiero alberato vivente, simulando con il loro corpo il movimento delle chiome al vento.
L’educazione civica compie passi in avanti in materia di didattica, mettendo radici nelle principali materie di studio di tutti i cicli scolastici; gli appelli alla sostenibilità non sono più prerogativa solo dei comitati accademici, come accadeva negli anni ’70, i più piccoli con il loro senso spiccato di curiosità per il circondario, si fanno fautori di una lotta contro la cementificazione desolante e l’inquinamento ambientale. L’intuizione di brillanti insegnanti e la progettualità degli amministratori si incontrano armoniosamente in un dialogo con i più piccoli, un passaggio di consegne che potrebbe sviluppare risposte innovative e svolte determinanti per il futuro del pianeta.
È necessario ristabilire, anche attraverso il PUG, una riappropriazione della natura dei suoi spazi, collegamento diretto tra la natura e gli attori cittadini, una espansione consapevole del tessuto urbano attraverso azioni pianificate di piantumazione.