Il 30 dicembre per Barletta una data speciale.
Il numeroso popolo della fede di fatti ogni anno si riversa nelle principali vie del centro, per l’occasione bardate a festa, pronto a tributare il Santo Patrono Ruggero.
Il Vescovo di Canne, umile e generoso pastore, molto amato dai cittadini della civitas Mariae.
E nei giorni che precedono la Solennità liturgica orazioni, canti , e Solenni Celebrazioni Eucaristiche; poi nella data della festa, a conclusione delle fedeli invocazioni, la Processione del Busto argenteo del gigante di cristianità, presieduta da Sua Eminenza Cardinale Francesco Monterisi, Arciprete emerito della Basilica San Paolo fuori le Mura, e Sua Eccellenza Mons. Leonardo D’ascenzo, Arcivescovo della Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie.
Nato tra il 1060 ed il 1070 Ruggero concepì il suo episcopato come servizio e tornò alla casa del Padre, ricco di meriti, il 30 dicembre del 1129.
Il popolo cristiano non tardò ad acclamarlo quale Santo, e le sue venerande spoglie furono adagiate in Cattedrale a Canne presso l’altare maggiore.
Successivamente. a causa del decadimento di Canne, dietro richiesta dell’arciprete e di un canonico della città, nel 1276 circa. il corpo di San Ruggero fu traslato e messo al sicuro nella città di Barletta, dove perlopiù molti cannesi si erano rifugiati.
Da quel momento nacque il legame speciale tra la cittadina pugliese e il Vescovo di Canne.
Fu poi nel 1656, in seguito ad un’m epidemia di peste, che decimò gli abitanti di Barletta, che il popolo cristiano sperimentò la protezione del Santo, di fatti tutti, amministratori e cittadini s’impegnarono a digiunare nella vigilia della sua festa e realizzarono il busto argenteo.
Una storia questa che parla del profondo e antico legame della civitas Mariae con il suo Patrono.
Una giornata di grande giubilo e festa a Barletta conclusasi con lo spettacolo pirotecnico, a simboleggiare la festa luminosa nei cieli e slla terra del Santo Vescovo di Canne Ruggero