L’emendamento tante volte annunciato per adesso è solo nelle parole. I fatti raccontano di un ulteriore rinvio da parte del Parlamento per la declaratoria delle gelate di febbraio e marzo dello scorso anno che ha colpito l’agricoltura pugliese.

Il portavoce del movimento dei gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli, parla di forti resistenze, in sede parlamentare, nonostante le pressioni del ministero per le politiche agricole e forestali, rispetto all’approvazione della declaratoria. Il provvedimento, una prima volta comparso nel decreto per la ricostruzione del ponte Morandi a Genova e poi nella legge di bilancio di fine anno, ma sempre sparito, dovrebbe entrare del decreto semplificazione. Ma nonostante gli annunci, l’attesa è slittata ancora. “Siamo pronti ad invadere Roma e a marciare con i trattori e non ce ne andremo sino a quando non otterremo quanto ci spetta” minaccia Spagnoletti Zeuli.

Gli agricoltori pugliesi chiedono non solo declaratoria per le gelate ma anche lo stanziamento di fondi reali per ristorare le migliaia di persone che in questa campagna olivicola hanno perso tutto. La situazione è disperata, rilancia Spagnoletti Zeuli, minacciando la protesta dei gilet arancioni a Roma. L’ipotesi che gli agricoltori tornino in piazza dopo la manifestazione del 7 gennaio, non la esclude anche il presidente di Copragri Puglia, Tommaso Battista, intervistato nella trasmissione Fuori dal Coro il fatto del giorno: