L’ok ad una variazione di bilancio che consentirà la realizzazione di un Centro Comunale di Raccolta in zona Settefrati e la forte polemica relativa alla mozione per la modifica dei termini del bando Bar.s.a, che determina la selezione di 13 posti a tempo indeterminato come Operatore ecologico. Il racconto del consiglio comunale di Barletta celebrato nel pomeriggio di lunedì si può suddividere in questi due tronconi.
La prima parte della seduta è stata caratterizzata dalla discussione e dall’approvazione con 19 voti favorevoli della variazione di bilancio neccessaria per procedere alla realizzazione su suolo di proprietà comunale situato nel quartiere Settefrati del terzo centro di comunale di raccolta rifiuti. La realizzazione del progetto ha spiegato nel suo intervento l’assessore all’ambiente Ruggiero Passero, permetterà di aumentare la percentuale di raccolta differenziata riducendo il fenomeno dell’abbandono illecito dei rifiuti. Il risultato, ha evidenziato Passero, è stato raggiunto anche grazie alla fattiva collaborazione del sindaco Cannito, dei dirigenti del settore ambiente, della dirigenza della Ager, della commissione comunale lavori pubblici presieduta da Ruggiero Dicorato oltre che del parroco della chiesa di San Nicola don Giuseppe Cavaliere.
Polemiche non sono mancate da parte dell’opposizione sulla mancata condivisione del piano di realizzazione dell’econcentro e polemiche non sono mancate circa la mozione per la modifica del bando Bar.s.a. che determina la selezione di 13 posti a tempo indeterminato come operatore ecologico. La decisione della coalizione a sostegno del sindaco Cosimo Cannito di abbandonare l’aula ritenendo il consiglio comunale non competente a discutere questo argomento ha scatenato l’ira delle opposizioni che chiedevano di prorogare il termine di scadenza del bando previsto tra pochi giorni oltre che di allargare la possibilità di parteciparvi, non solo a candidati tra i 18 e i 40 anni ma a tutti i disoccupati. Il consigliere di coalizione Civica Carmine Doronzo, quello del Pd Ruggiero Mennea ed il pentastellato Antonio Coriolano hanno evidenziato il carattere discriminatorio del bando definendo sbagliato ed arrogante il comportamento della maggioranza.