Un servizio essenziale per famiglie e alunni delle scuole statali materne ed elementari a tempo pieno, la refezione scolastica è un punto nevralgico dell’organizzazione familiare per centinaia di famiglie alle prese con l’inizio dell’anno scolastico.
La mancata attivazione della mensa scolastica comporta una serie di disagi, che vanno dalla riduzione dell’orario scolastico a questioni logistico-organizzative per genitori e parenti, spesso impossibilitati per questioni lavorative a prendersi cura dei più piccoli.
L’inizio della refezione scolastica convenzionalmente è fissato dall’Ufficio Istruzione del Comune, nella prima settimana di ottobre, ma segreterie e istituti scolastici segnalano possibili rinvii e incertezze circa l’effettiva erogazione del servizio mensa.
Manca l’ufficialità dunque e da parte delle istituzioni viene mantenuto riserbo sulla questione; all’interno dell’opposizione qualcuno ha invece le idee chiare: il Partito democratico.
Il capogruppo dei dem Rosa Cascella infatti ha chiesto risposte tempestive all’amministrazione comunale sui tempi di avvio.
Bisogna – secondo gli esponenti – rispettare le esigenze dei genitori che hanno urgente bisogno di conoscere orari e programmi delle scuole per poter organizzare senza affanni ed incertezze la propria vita famigliare e lavorativa.
Non resta che aspettare dichiarazioni in tal senso tali da poter sciogliere la questione già trasformata in polemica, a pochi giorni dalla ripresa delle attività scolastiche. Il 2 ottobre, data presunta dell’avvio del servizio di refezione, secondo quanto riferito dal sindaco Cosimo Cannito, è dietro l’angolo, nel mentre ci si organizza come si può.