Foto: Lucia Melcarne, Manfredonia Calcio

Un girone per rovesciare completamente le prospettive e gli obiettivi di inizio stagione. Fa un certo effetto scorrere la classifica e non trovare il Manfredonia nella parte sinistra della classifica, tanto più scoprire che i biancazzurri sono sprofondati fino al sedicesimo posto con appena 13 punti all’attivo. Il passaggio da una salvezza tranquilla alla minaccia concreta della retrocessione in Eccellenza è stato repentino.

Un cambio di rotta che ha sorpreso tutti e che ha gettato nel calderone diversi protagonisti della scorsa stagione: dal direttore sportivo Livio Scuotto, messo alla porta dopo la sconfitta del “Miramare” contro il Gravina all’undicesima giornata, a Franco Cinque, tornato alla guida del Manfredonia in seguito all’esonero di Luigi Panarelli. La cura del tecnico sipontino, però, non ha sortito gli effetti sperati: la vittoria al cospetto dell’Ischia e il pareggio contro il Casarano hanno illuso un po’ l’ambiente, con la squadra capace di raggranellare appena quattro punti in altrettante partite tra Acerrana, Palmese, Brindisi e Martina.

Lecito, dunque, aspettarsi un cambio di passo già a partire dal primo impegno del 2025 contro la Virtus Francavilla. Una sfida dall’alto coefficiente di difficoltà, ma forse è arrivato il momento di mettere da parte ogni timore reverenziale. Perché le distanze dalla zona salvezza cominciano a dilatarsi e i 7 punti di ritardo dal Fasano, dodicesimo, sono un segnale inequivocabile: la strada è tutta in salita per il Manfredonia.