Più che una celebrazione quella che a Castellana Grotte hanno organizzato per ricordare un momento storico e bello dello sport cittadino (la vittoria della Coppa Italia di calcio a 5, 25 anni fa, battendo in finale una squadra Toscana nella lontana Saint Vincent) è stata una vera e propria rimpatriata. Una serata sul filo della nostalgia tra ex dirigenti di quella società, la Libertas Grotte, pioniera a suo mondo nel calcio a 5, ex calcettisti (oggi si chiamano così gli atleti che si cimentano nel futsal) e parenti di chi non c’è più come il tecnico giovinazzese Vincenzo Aniello che quella squadra guidò alla conquista della Coppa Italia. Nella sala delle cerimonie c’è chi si emoziona nel rivedere quei trofei conquistati un quarto di secolo fa e circondanti dalla tenuta sociale di quella squadra e dai tanti articoli di giornale che celebravano quell’impresa. Che il presidente di allora, Donato Lanzillotta, ricorda ancora nitidamente.
La serata dei ricordi è anche l’occasione per ricordare come Castellana Grotte sia stata pioneristica non solo nel calcio a 5, ma anche in altre discipline (come la pallavolo costretta però ad emigrare nella vicina Bari). Il momento storico dello sport cittadino è un po’ arido e chissà se basteranno i ricordi di quella vittoria tricolore a ravvivarli.