Un capannone in contrada Martinelli ad Andria era adibito a discarica abusiva. Al suo interno i finanzieri hanno trovato rifiuti come eternit, plastica, elettrodomestici, pezzi di ricambio, mobili e molto altro, così come mostrano le immagini. Ancor più grave la situazione della tettoia dell’opificio che, fatta di amianto, era in fase di sfaldamento.
Da successive indagini le fiamme gialle hanno accertato che lo stabilimento è di proprietà di una società, con sede nella città federiciana, che opera nel settore della fabbricazione di altri mobili metallici per uffici e negozi. Il capannone che si estende su una superficie di 1400 metri quadri, ora, è stato sottoposto a sequestro. Assieme ad esso anche i rifiuti contenuti, che ora saranno misurati, catalogati e soggetti ad ecotassa che la società sarà costretta a pagare alla Regione per il deposito in discarica di rifiuti solidi.
È stato appurato, anche dai funzionari del dipartimento provinciale Bat dell’Arpa Puglia e dell’Ufficio Prevenzione Igiene di Andria, il pericolo di una potenziale diffusione nell’ambiente circostante di rifiuti pericolosi.
Per questo l’imprenditrice è stata denunciata per deposito incontrollato di rifiuti e getto pericoloso di cose.