Un ristorante, un’autorimessa, due abitazioni, un locale commerciale, un autoveicolo, otto conti correnti bancari e tre conti deposito, per un vale complessivo di 800mila euro. È quanto hanno sequestrato questa mattina la Polizia e la Guardia di Finanza di Foggia a Severino Testa 60 anni, ritenuto esponente della criminalità di San Severo, con precedenti per associazione mafiosa, stupefacenti e reati contro il patrimonio.
Era finito in carcere a giugno dello scorso anno nell’ambito dell’operazione Ares, che portò all’arresto di una cinquantina di affiliati della criminalità organizzata sanseverese. Il provvedimento di sequestro anticipato d’urgenza è stato emesso, su richiesta del Questore di Foggia, dal Tribunale di Bari. Le indagini, estese ai familiari e ad alcuni prestanome, hanno evidenziato per Testa la disponibilità diretta e indiretta di beni per un valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, tanto da ritenere che siano stati il profitto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego.
Nello specifico i beni mobili e immobili, intestati a famigliari e prestanome, alla luce dei flussi finanziari sia in entrata che in uscita – appena sufficienti per il sostentamento dell’intero nucleo famigliare – non hanno trovato giustificazione. Il Tribunale di Bari, condividendo la ricostruzione patrimoniale fatta dagli investigatori, ha accolto la proposta formulata dal questore di Foggia ed ha ordinato il sequestro dei beni per un valore complessivo di circa 800 mila euro.