Sei rapine messe a segno in appena due mesi. Più che un escalation, un metodo consolidato quello utilizzato da due pluripregiudicati baresi di 23 e 36 anni, arrestati dai carabinieri di Santo Spirito.

A loro i militari sono risaliti dopo le indagini di questi mesi che hanno preso le mosse dalle prime rapine che i due avevano messo a segno a giugno dello scorso anno nei supermercati di Santo Spirito e Palese. Lo schema adottato era sempre lo stesso: volto travisato, abbigliamento scuso, utilizzo di un coltello di grosse dimensioni e moto veloci per gli spostamenti. Fisso era anche l’orario in cui i due malviventi agivano per le rapine: o nelle prime ore del mattino (quando i supermercati avevano appena aperto) o a ridosso della chiusura serale delle attività. La prima rapina, come hanno ricostruito nel corso delle indagini i carabinieri, era stata messa a segno nel giugno del 2018 e da quella hanno preso le mosse i militari per individuare i responsabili. L’attività investigativa, nonostante i filmati delle telecamere di videosorveglianza e le testimonianze raccolte, è stata resa più difficile dal fatto che i due rapinatori oltre ad avere il volto coperto avevano agito rapidamente nelle tre rapine messe a segno a giugno. Gli altre tre colpi i due arrestati li hanno messi a segno quindici giorni dopo e la comparazione degli eventi, da parte dei carabinieri, ha permesso di cominciare a comporre il mosaico delle vicenda. I due sospettati erano sfuggiti ad un servizio di controllo a metà luglio, buttando via anche gli indumenti utilizzati per le rapine e pochi giorno dopo uno dei due rapinatori, fermato per un controllo, era stato trovato in possesso del coltello identico a quello utilizzato per i colpi nei supermercati. Elementi messi insieme dai carabinieri che sono risaliti all’identificazione dei due responsabili delle 6 rapine destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.