Aggressione puglia sanità

E’ allarme sicurezza nella sanità pugliese. Fortemente critica la CGIL che chiarisce come dall’inizio del 2024 non si riesca a bloccare un fenomeno che sta mettendo a dura prova il personale che opera nelle strutture sanitarie, a partire dai pronto soccorso. Lo scorso anno, dai dati dell’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e socio-sanitarie, si rileva che in Puglia ci sono state 116 aggressioni con 158 operatori coinvolti.
Un dato allarmante – dichiara Luigi Lonigro, Segretario Generale della FP CGIL Puglia – e nel 2024 il trend non è certo in diminuzione, anzi. Infatti, numerose sono le aggressioni che hanno interessato nel corso del 2024 le diverse province pugliesi.
Tra i profili professionali maggiormente interessati dalle aggressioni troviamo quello degli infermieri, seguito da quello dei medici, mentre i luoghi dove avvengono più spesso le aggressioni, nell’ordine, sono il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) e ovviamente i Pronto Soccorso.
La FP CGIL quindi chiama in causa la Regione Puglia, chiedendo l’immediata adozione di tutte quelle misure necessarie a contrastare questo fenomeno, a partire dalle assunzioni di nuovo personale. Infatti – chiosa il sindacato – i piani occupazionali non vanno solo adottati ma vanno anche attuati e sollecitamente, considerato che la Puglia è una delle regioni che presenta le maggiori carenze di personale.