Sarà sempre la Sangalli ad occuparsi del servizio della raccolta e trasporto dei rifiuti urbani ad Andria. Questo per i prossimi 11 mesi. L’unione dei comuni “Aro Bt 2” ha infatti deliberato una nuova proroga dell’incarico, all’attuale gestore, fino al 31 agosto del 2020, in attesa dell’espletamento della gara ponte di due anni. Il contratto alla società ambientale era scaduto il 31 agosto scorso ed era stato rinnovato per il mese di settembre. Ora è giunta la nuova proroga.
Il costo complessivo dell’operazione è di oltre 13 milioni di euro (dei quali quasi 11milioni a carico del Comune di Andria e quasi due e mezzo per il Comune di Canosa di Puglia).
La decisione della nuova proroga alla Sangalli è giunta all’indomani della due giorni di disservizi causati dal mancato ritiro in città, da parte dei mezzi della società di igiene ambientale, dei sacchetti dell’umido e del secco.
Un disservizio che ha ingenerato le lamentele dei cittadini e che ha scatenato le reazioni del mondo politico. Per gli esponenti del M5S il disagio vissuto, con i sacchetti per due giorni abbandonati sui marciapiedi, non è stato il frutto della problematica dei centri di conferimento pieni. In realtà per Michele Coratella e Grazia Di Bari la responsabilità di quanto accaduto sarebbe da rintracciare nei debiti lasciati dall’amministrazione di centrodestra guidata dall’ex Sindaco, Nicola Giorgino e dal mancato pagamento di quanto dovuto.
Il servizio di TrNews.