Un gioco che rischia di diventare pericoloso.Un pò in tutta le regione cresce la psicosi Samara.
La nuova sfida che ormai spopola sui social sta attraversando anche numerosi comuni della Puglia. L’appuntamento viene lanciato in rete, nelle ore della notte, complici le tenebre, al via la ricerca per le strade delle città, della spaventosa ragazzina in abito bianco e dai lunghi capelli neri a nasconderne il volto, protagonista del noto film horror “The Ring”Una bravata che cela numerosi rischi tra cui la banalizzazione e l’emulazione . “Ancora una volta il branco aggredisce il singolo con il solo scopo di spaventare e deridere l’altro”, così il Presidente dell’Ordine degli psicologi di Puglia, Di Gioia.
“Non possiamo immaginare però con quali modalità possa essere fatto, la polizia non esclude l’utilizzo di armi pericolose”, prosegue. “C’è chi può spaventarsi molto e basta, o chi può reagire anche in modo violento e aggredire fisicamente gli autori, come già successo in altre città italiane”, evidenza Di Gioia.
Insomma una sfida virale che fa paura soprattutto per quanto rappresenta, ovvero l’idea di una fetta di gioventù insoddisfatta e che ha smarrito il vero “senso della vita”.
Samara challeng ha purtroppo coinvolto anche Canosa di Puglia, attimi di terrore verificatisi in provincia di Foggia. Registrate aggressioni, ragazzi sotto shock, in fuga ed in lacrime, ma anche risse e litigi da Foggia a Cerignola, San Severo ed Apricena, con l’intervento delle forze dell’ordine.
Appuntamento al cimitero per alcune centinaia di ragazzi di Manfredonia, intenzionati a stanare la pallida ragazzina.
A Taranto lo scherzo è finito male. Nel quartiere periferico Tramontone la ragazza travestita da Samara è stata picchiata da un gruppo di giovani infastiditi dalla sua presenza.
Qualche giorno fa anche i giovani barlettani sono stati richiamati nel Parco dell’Umanità.
Traffico in tilt ad Andria nei pressi del passaggio a livello.
Mentre da ultimo a Trani nei pressi del liceo, ragazzi ma peggio ancora adulti con i propri bambini, hanno animato l’agghiacciante ricerca.
La situazione ha richiesto anche in questo caso l’intervento di due pattuglie della polizia locale, due della polizia di stato ed una dei carabinieri.
Una stupida sfida se si conta che non solo può essere occasione dell’agire di qualche balordo mal intenzionato, favorito dal mascheramento, ma anche perchè impegna le forze dell’ordine, negando loro la possibilità di dedicarsi alla difesa di chi realmente in stato di bisogno.
Senza contare che ciò potrebbe comportare lo sfioccare di denunce per procurato allarme , ma anche molestie e non solo.
Insomma una moda pericolosa, e di pessimo gusto. L’unico rimedio: l’immortale buonsenso.