Il Consiglio di amministrazione di Atisale aveva già assicurato e deliberato da mesi l’investimento di oltre un milione di euro per l’ammodernamento degli impianti di Margherita di Savoia. Per questo, lo sciopero dei lavoratori del dicembre scorso non è stato assolutamente decisivo per ottenere il risultato sperato, anzi. È stato deleterio e ha rischiato di far fallire e paralizzare l’azienda. È Nicola Russo, Rsu della Fai Cisl, a scendere in campo e a replicare, in questi termini, a quanto dichiarato nel mese scorso dalle Rsu Flai Cgil e Uila Uil.
Ad essere oggetto delle diatribe interne tra i sindacati, è il futuro dello stabilimento di Margherita di Savoia, nel quale si produce il sale.
Nello specifico, le rsu Flai Cgil e Uila Uil, ad aprile scorso, avevano lasciato emergere tutta la soddisfazione per l’investimento di oltre un milione di euro assicurato da Atisale per l’ammodernamento degli impianti. Un risultato tanto sperato, presentato come frutto delle loro battaglie intraprese. E oggi a parlare di “frottole” e “bugie” raccontate, è stato Nicola Russo della Fai Cisl. “ Il consiglio di amministrazione aveva deliberato molto prima dello sciopero, l’esborso di oltre un milione di euro-ha dichiarato Russo in una nota – e il vostro scioperare, nello stato in cui viveva e vive l’azienda, quello di concordato, ha rischiato di far fallire Atisale e madare a casa tutti i dipendenti”.
L’esponente della Fai Cisl, auspicando l’imminente arrivo del nuovo investitore, ha poi invocato compattezza e condivisione di intenti: “L’augurio- ha concluso Russo- è che si ricominci ad operare seriamente nell’esclusivo interesse dell’Atisale e dei lavoratori, tutti, nessuno escluso”.