Rischio infiltrazione mafiosa e conseguente amministrazione giudiziaria per un patrimonio pari al valore di 8 milioni di euro per un’azienda edile di Barletta.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, hanno dato esecuzione al decreto di applicazione della “Amministrazione giudiziaria dei beni connessi ad attività economiche e delle aziende emesso dal Tribunale di Bari nei confronti della EDIL SA.MI, attività con sede legale a Barletta ed operante in lavori di costruzione di edifici residenziali.
Le indagini, coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno consentito di riscontrare parentele da parte degli organi sociali con elementi di spicco del clan “CANNITO-LATTANZIO” di Barletta, ovvero Savino Delvecchio 67enne, pluripregiudicato, già sorvegliato speciale e ritenuto, da pregresse attività investigative, il cassiere del suddetto clan.
L’attività investigativa ha permesso inoltre di delineare un articolato e sintomatico quadro di situazioni fattuali che hanno portato a ritenere concreto il rischio di infiltrazione mafiosa nella ditta “EDIL SA.MI.”. Il patrimonio aziendale sottoposto ad amministrazione giudiziaria, composto tra l’altro, da 8 fabbricati, 8 terreni edificabili e 4 autovetture di grossa cilindrata, è stimato in circa 8 milioni di euro.
Savino Delvecchio, a seguito di indagini del Nucleo Investigativo di Bari, era già stato colpito lo scorso 29 marzo 2013 dal sequestro di prevenzione di un notevole patrimonio immobiliare e societario, stimato in 52 milioni di euro.