Frammenti di anfore, ceramiche, ciotole e pesi di telai. Sono più di ottanta i pezzi archeologici – risalenti a diversi periodi storici – ritrovati dai Carabinieri di Barletta in una abitazione privata in via San Benedetto.
L’uomo si era procurato i reperti durante diverse immersioni subacquee e – senza mai denunciarne i ritrovamenti – li piazzava a casa come oggetti d’arredo.
Il sequestro dei militari, partito dopo la segnalazione di un cittadino, ha consentito di denunciare il 45enne barlettano, con l’accusa di aver detenuto illegalmente dei reperti storici, nonostante fossero beni di interesse storico – archeologico di proprietà dello Stato.
Il materiale, da un primo esame, è risultato per la maggior parte costituito da anfore romane risalenti tra la Tarda Repubblica e l’età Tardo Antica, ma a dare successivi approfondimenti sarà la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province Bat e Foggia. L’attenta perizia tecnica, probabilmente porterà i frammenti ad essere catalogati ed esposti in un museo.