Alla 53esima edizione del Vinitaly di Verona, la Puglia è già regina indiscussa. I nostri vini risultano tra le 15 etichette italiane più vendute al mondo: medaglia d’argento per il Primitivo, con un trend di crescita del 17 per cento, seguito dal Negroamaro al quinto posto. Ma ci sono anche i rosati che, ormai dal 2017, sono diventati una bella nicchia regionale in una Puglia con la più alta superficie vitivinicola, pari a circa 85 mila ettari, di cui oltre 16 mila coltivati a biologico e una produzione che fa concorrenza a regioni da sempre leader nel settore, come il Veneto.
Il 2018 è stata un’ottima annata per quantità: è stimata una produzione aumentata del 20 per cento di ettolitri di vino rispetto al 2017 contribuendo a circa il 19 per cento della produzione nazionale.
È stato consegnato, come ogni anno durante il giorno dell’inaugurazione, il premio intitolato ad Angelo Betti, ideatore del Vinitaly, assegnato dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano, su segnalazione degli assessorati regionali. A vincere ed interpretare la vitivinicoltura pugliese di quest’anno, Giuseppe Baldassarre.