A Barletta come in altre sette città d’Italia. Risultavano sulla carta dei centri massaggi ma in realtà all’interno delle strutture circa 50 ragazze, tra i 20 e i 30 anni, erano sfruttate sessualmente. Gli agenti della Squadra mobile di Ancona, coordinati dalla Procura hanno smascherato una coppia, arrestata per favoreggiamento e induzione alla prostituzione.
L’uomo, un 40enne di origini pugliesi, è finito in carcere. Sua moglie è ai domiciliari. Sequestrati in totale nove immobili che ospitavano i centri massaggi: uno di questi è presente a Barletta.
Dalle immagini delle telecamere, posizionate dalla polizia, si vede così un cliente nudo, il materasso a terra usato per farlo sdraiare e la ragazza. Il massaggio, secondo gli investigatori, durava circa un’ora e il cliente pagava in anticipo 100 euro (dei quali 40 erano destinati alla ragazza e 60 ai gestori).
Inoltre, così come accertato nel corso delle indagini, negli annunci per procurarsi la clientela, si garantiva “massima serietà e personale altamente qualificato”.
“Le ragazze venivano reclutate tramite annunci di lavoro – ha spiegato il vice questore Carlo Pinto, dirigente della Mobile di Ancona durante una conferenza stampa in Questura – con assunzioni a tempo indeterminato, perlopiù come segretarie. Ma poi venivano addestrate a fare i massaggi. La selezione veniva fatta dall’arrestato”.
L’attività avrebbe fruttato ai coniugi circa 30mila euro al mese, nei nove centri massaggi gestiti.
Il servizio di TrNews.