Una pioggia di proiettili, uno dopo l’altro, esplosi da una pistola semiautomatica. Più di quattro hanno ferito mortalmente alla testa e al torace il 57enne pluripregiudicato Ruggiero Lattanzio, detto “Rino non lo so”.
Questa mattina, l’uomo, in sella alla sua bici era fermo davanti ad una macelleria in via Di Cuonzo, all’altezza dell’incrocio con via Monsignor Dimiccoli, nel quartiere Sette Frati di Barletta. In un attimo gli si è affiancata un’auto da cui sarebbero partiti i colpi d’arma da fuoco.
L’agguato si connoterebbe in un regolamento di conti all’interno della criminalità locale. Già anni fa, il 3 luglio 2016, Rino Lattanzio fu destinatario delle “attenzioni” di Antonio Rizzi, poi arrestato dai Carabinieri, che premeditò l’omicidio del rivale, ma sbagliò bersaglio e a morire fu Francesco Di Leo. All’epoca dei fatti il motivo del contendere era il monopolio da parte di Rizzi dell’acquisto dei frutti di mare a Barletta. Gli uomini del tranese furono malmenati da Lattanzio, proprietario di una pescheria in città e preoccupato dell’indotto dell’attività.
Il delitto di oggi si è consumato a pochi metri dalle vicine scuole “Moro” e “Modugno”, i ragazzi e i presenti si sono mostrati scossi e visibilmente spaventati. Sul posto è giunto anche il sindaco Mino Cannito.
La Polizia di Stato, guidata dal dirigente Luciano Di Prisco, indagherà sull’accaduto coordinata dal sostituto procuratore di Trani, Lucio Giovanni Vaira, e dal Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, Ettore Cardinali. Si partirà, sicuramente, dalle telecamere di videosorveglianza della zona e dal vissuto della vittima per ricostruire l’accaduto.
Il corpo è stato trasportato all’Istituto di Medicina Legale di Bari dove il dott. Francesco Introna eseguirà l’autopsia.