La scelta del governo di sospendere l’utilizzo da parte delle regioni del fondo per lo sviluppo e la coesione continua ad animare il dibattito politico in Puglia. Dopo la dura presa di posizione del Presidente Michele Emiliano al meeting di Rimini, che ha chiesto l’intervento dell’Unione Europea per bloccare questa scelta del governo nazionale è arrivata anche la stoccata del capogruppo del PD in Regione, il barlettano Filippo Caracciolo. L’esponente del partito democratico ha chiosato che la scelta di Palazzo Chigi va contro la legge; bene ha fatto – continua il consigliere regionale – il presidente Michele Emiliano ad annunciare, insieme alla Regione Campania, la volontà di impugnare tale scelta. I fondi Fsc – spiega Caracciolo – sono essenziali per portare avanti le politiche di coesione e da sempre offrono supporto ai bilanci ordinari. Utilizzarli solo per gli investimenti andrebbe ad arrecarci un danno che non possiamo permettere”.
Nelle intenzioni del governo c’è quella di sostituire l’utilizzo dello stesso fondo con i finanziamenti messi a disposizione dal PNRR. Tema questo che ha acceso la polemica politica, intercettando anche il difficile rapporto tra il Governatore Emiliano e il suo predecessore, l’attuale Ministro per gli affari europei Raffaele Fitto, responsabile dell’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza.
“La decisone del Cipes – chiarisce il presidente del gruppo Pd – va in una direzione sbagliata ed è nostro dovere opporci per ripristinare il senso della legge istituiva dei fondi Fsc”.