“E’ vero che del progetto d’interramento della Ferrovia si parla da tanti anni. E’ vero che le vecchie amministrazioni di centro-destra hanno fatto perdere alla città tanto tempo e che i pendolari hanno vissuto tanti disagi. Ed è vero che ogni volta che si dice “ferrovia”, gli andriesi pensano ad una ferita che non si è mai rimarginata”.
Risponde così il consigliere regionale Sabino Zinni alla sua collega Grazia di Bari del Movimento 5 Stelle che su facebook aveva evidenziato una serie di perplessità dopo l’incontro sui social avvenuto tra l’assessore regionale Giannini e i vertici di Ferrotramviaria per l’interramento del binario andriese.
Zinni, però, ha spiegato punto per punto cos’è cambiato nel frattempo. “Per la prima volta – dice – c’è una ditta appaltatrice, il consorzio Integra di Bologna. Il contratto tra ente appaltante e appaltatore per l’esecuzione dell’opera è stato firmato lo scorso 21 maggio. Per la prima volta – aggiunge all’elenco – ai proprietari andriesi interessati sono arrivate le lettere di occupazione del suolo in vista della partenza dei lavori: alcune temporanee, altre finalizzate all’esproprio.
Inoltre l’ingegnere responsabile dei lavori si è sentito legittimato a prendere l’impegno di rispettare una scadenza per la consegna”. Un modo, dunque a detta del consigliere, per mostrarsi “cautamente ottimisti” e cominciare a parlare del progetto con la cittadinanza visti “i progressi fatti”. Nonostante ci possa essere una recrudescenza del coronavirus in autunno che potrebbe far “rallentare tutto l’iter”, dice concludendo Zinni, “la cosa sicura è che così vicini alla fase esecutiva dei lavori non eravamo mai stati. È una colpa essere speranzosi?”, chiede in ultimo.