Nessuno è profeta in patria. O perlomeno, nessuno lo è fino a questo momento. C’è un’occasione che però capita tra le mani di due allenatori. Massimo Pizzulli, bitontino e tecnico del Bitonto, e Gigi Panarelli, tarantino alla guida del Taranto: entrambi in corsa ai piani alti della classifica, entrambi per incidere il proprio nome nella città natale.
Il Bitonto è in piena corsa per blindare un posto nei playoff, il Taranto si giocherà il tutto per tutto nel rush finale per la promozione diretta. Un curioso, quanto crudele scherzo del calendario mette i due allenatori di fronte al proprio passato.
Pizzulli affronterà la Fidelis Andria, di cui ha difeso i colori da calciatore in Serie B. Ci sarà poco spazio per i ricordi e tanto per gli obiettivi stagionali, oltre che per i sentimenti e per l’appartenenza a Bitonto: il tecnico, che ha già allenato ed è retrocesso alla prima esperienza con i neroverdi nel 2010, può riscattarsi portando i suoi ai playoff da neopromossi.
Discorso identico per il Taranto. Panarelli, che insegue Picerno e Cerignola, deve alimentare le sue speranze di promozione diretta contro l’Altamura, che ha già allenato tra il 2016 e il 2017. L’ambizione di riportare la sua città tra i professionisti avrà la precedenza sui momenti passati nella Murgia. L’allenatore ionico può centrare un double: vittoria della Serie D e dello Scudetto Dilettanti da calciatore del Taranto e, adesso, anche da guida tecnica. Concorrenza permettendo.
Il Città degli Ulivi e lo Iacovone saranno gli scenari principali della domenica. Due derby dall’alto tasso emotivo per Pizzulli e Panarelli, aspiranti profeti in patria nelle vesti di ex.