Crollerà, prende troppi gol, non ha l’organico di Cerignola e Taranto, alla fine i veri valori emergeranno e tanto altro ancora. Un campionario di frasi, considerazioni e pronostici fin qui assolutamente smentiti da una squadra, il Picerno di mister Giacomarro, che non ha più voglia di esser chiamata sorpresa.
Dopo 23 giornate di campionato la classifica del girone H di serie D recita: Picerno punti 56, Taranto e Cerignola punti 52. Quattro lunghezze di vantaggio per i lucani sulle due corazzate e, i numeri nel calcio mentono difficilmente, a corredo del primato il miglior attacco (50 gol fatti) e la miglior difesa (17 gol subiti) dell’intero torneo. Ed allora se di sorpresa non si può parlare, si può definire quella del Picerno una vera e propria favola.
Del resto come si può chimare la storia di un uomo, il presidente onorario Donato Curcio, che a inizio anni ‘50, lasciava il proprio paesino di provincia in cerca di maggior fortuna per poi sbarcare negli Stati Uniti e diventare un top manager? Forse con l’idea di far ripercorrere alla squadra del suo paese natale il suo stesso percorso da favola Curcio ha avviato un progetto al fianco del patron Rocco Venetucci e quest’anno affidandosi ad un dg come Enzo Mitro e ad una volpe della panchina come Domenico Giacomarro sta costruendo qualcosa di inimmaginabile.
La banda di giovani terribili (23,3 anni è l’età media della rosa rossoblù) sta sovvertendo le gerarchie di un campionato ricco di prestigio facendo sognare un piccolo paese di 6mila abitanti all’insegumento di un risultato da coltivare partita dopo partita in un percorso che vivrà il suo apice nelle ultime curve. Le sfide a Taranto prima e Cerignola poi, in programma alla terzultima ed alla penultima giornata saranno i momenti decisivi della stagione, l’obiettivo sarà arrivaraci con il vantaggio attuale per affrontarle come sempre, senza paura.