Tamponi a tappeto su ospiti e operatori delle Rsa e Rssa, creazione di aree Covid e “Covid free” per ospiti non contagiati.
Sono alcune delle misure previste del piano per spegnere i focolai nelle Residenze sanitarie per anziani presentato dalla Regione Puglia per evitare un aumento del contagio da Coronavirus. I tamponi verranno ripetuti ogni 14esimo giorno, nelle aree Covid saranno isolati i pazienti positivi che non necessitano di ricovero.
Nelle aree “Covid free”, invece, saranno collocati i pazienti non contagiati assistiti da altro personale per evitare ogni tipo di contatto con i pazienti positivi. Gli operatori delle Asl saranno disponibile, con personale specializzato, per intervenire con terapie specifiche Covid. Inoltre, verranno distribuiti kit completi di dispositivi di protezione individuale. Infine, tutte le strutture socio sanitarie resteranno sotto monitoraggio delle Asl e la situazione di ospiti e operatori verrà aggiornata quotidianamente per poter individuare in tempi rapidi l’eventuale insorgenza di nuovi casi di positività al virus.
Il provvedimento arriva dopo aver raggiunto gli oltre 100 casi accertati in sole quattro residenze per anziani nella provincia di Bari, su 800 totali in tutta la Puglia. Le procure di Taranto, Lecce, Trani e Bari hanno aperto diverse inchieste. Nel capoluogo pugliese, in particolare, il procuratore aggiunto Roberto Rossi ha delegato i carabinieri del Nas di acquisire documentazione negli uffici della Asl di Bari e nelle quattro strutture interessate. Si tratta del “Don Guannella”, dove si sono registrati anche due decessi e il contagio di due operatori; a “Villa Giovanna” sono sette, invece, gli operatori positivi.
Decine di contagi anche nel centro “Nuova Fenice” di Noicattaro, dove ci sono stati nelle scorse settimane quattro decessi di ospiti positivi al coronavirus e almeno 10 operatori sanitari contagiati. Infine nel centro di riabilitazione “Giovanni Paolo II” di Putignano gli operatori contagiati sono sette.