Molla gli ormeggi e si allontana dal porto di Molfetta, direzione mare aperto, il primo peschereccio che questa mattina ha ricevuto ufficialmente la bandiera dell’iniziativa“Fishing for litter”,assegnata a quelle imbarcazioni coinvolte nel progetto pilota della Regione Puglia che permette di recuperare e poi differenziare i rifiuti raccolti in mare durante la pesca a strascico.
Seguito da motovedette della guardia costiera il natante pronto per la sua importante missione che ha visto gettare le reti questa volta per raccogliere i frutti preziosi del mare ma ancor di più per recuperare ciò che di più inquinante e nocivo vi si trovi sui fondali abbandonato nel tempo da uomini negligenti e egoisti.
Il risultato documentato dalle nostre telecamere è davvero impressionante quando, ci si accorge, che polpi, granchi, merluzzi e ogni prelibatezza marina cerca di farsi spazio tra bottiglie di plastica cestini, buste, e molto altro ancora.
Di qui l’importanza di “Fishing for litter” letteralmente pesca dei rifiuti, nato da un protocollo d’intesa sottoscritto, a marzo scorso, quanto recuperato è stato riportato nel porto per essere correttamente smaltito.
La prima sperimentazione di “Fishing for litter” è partita a novembre proprio da Molfetta, dove, grazie anche alla collaborazione con l’ASM, l’azienda servizi municipalizzati Molfetta, dieci pescherecci hanno raccolto, in circa 6 mesi di attività, 2700 chili di rifiuti con il metodo della pesca a strascico.
L’iniziativa è stata avviata anche a Barletta e sarà presto estesa a Manfredonia.
Obiettivo riconsegnare al mare la sua integrità naturale, dove continuare a far cresce e proliferare flora e fauna minacciati da incuria e negligenza umana, una missione che sembra piacere… ed anche i delfini ringraziano