Hanno prima strattonato una guardia giurata per poi fare irruzione nella sala operatoria aggredendo verbalmente l’equipe medica che stava eseguendo un delicato intervento su di un paziente.
È quanto avvenuto al “Perrino” di Brindisi con i parenti di un altro uomo ricoverato nell’ospedale che pretendendo immediate attenzioni dal primario, con violenza si sono introdotti nella sala operatoria mentre i medici erano intenti ad eseguire, su di un altro paziente, un delicatissimo intervento per un aneurisma dell’aorta. Hanno così bloccato l’operazione, rivendicando il consulto per il proprio familiare. L’equipe medica è riuscita a mantenere la calma e ad evitare il peggio con l’intervento chirurgico che si è poi concluso nel migliore dei modi.
Ma non è la prima volta che accade un episodio simile all’ospedale “Perrino”. Per questo ad insorgere sono stati l’Ordine dei medici che ha chiesto l’attenzione del Prefetto e l’Asl che ha annunciato azioni a tutela dei professionisti sanitari.
“Gli operatori dell’ospedale Perrino – ha commentato il presidente dell’Ordine dei medici di Brindisi, Arturo Oliva – sono esasperati dai troppi episodi di intolleranza e prevaricazione e dai cronici ritardi nell’attivazione di interventi tecnici per la loro incolumità. Per questo, ha proseguito Oliva, “potrebbero arrivare a clamorose decisioni fino ad astenersi dalle attività sanitarie in quei posti dove non ricorrono le minime condizioni di sicurezza”.
Il Presidente dell’Ordine dei medici di Brindisi ha poi invocato l’intervento della Prefettura e ha invitato allo stesso tempo l’Asl a mettere in campo interventi a tutela della sicurezza degli operatori sanitari (su tutti il ripristino del punto di pronto intervento di Polizia 24 ore su 24, le porte delle sale operatorie blindate e chiuse e l’attivazione di videocitofoni e telecamere).