Dal 19 al 22 febbraio sarà realizzato il decimo censimento dei cinghiali nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, grazie alla sinergia e alla collaborazione tra i carabinieri, l’Università degli Studi di Bari, i volontari e gli studenti. Continuano così le operazioni di monitoraggio messe in campo e assicurate dall’Ente con l’obiettivo di far fronte a quella che è stata definita più volte una vera e propria emergenza cinghiali.
Il metodo consentirà di individuare e tracciare le stime delle specie nelle aree boschive.
“L’organizzazione e l’applicazione del piano di gestione richiede uno sforzo organizzativo non indifferente–ha dichiarato il presidente vicario del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Troia–ma la volontà di collaborazione che tutte le componenti interessate stanno dimostrando è indice di nuove e importanti sinergie e di un comune intento per l’attuazione di coerenti strategie per la gestione della fauna selvatica considerando sempre il contesto naturale protetto in cui si lavora”.
E ad insieme ai censimenti, proseguono le azioni intraprese dall’Ente con l’entrata in funzione di cinque grandi gabbie, nelle aree boschive, per catturare i cinghiali, con il fine di controllare e ridurre la specie. Mentre i dati forniti all’Anas rivelano i punti strategici degli attraversamenti degli animali. Tante iniziative promosse per veder contrastata l’emergenza cinghiali, evitando danni agli agricoltori, difendendo l’incolumità dei cittadini e scongiurando nuovi incidenti stradali.