Riprenderanno le lezioni il prossimo venerdì i bambini della Papa Giovanni XXIII di Trani, dopo l’ordinanza sindacale che ha chiuso i cancelli della scuola primaria per effettuare le verifiche tecniche strutturali dell’edificio che, come fanno sapere dal Comune, non sarà riaperto prima della fine dell’anno scolastico.

 

Per il prosieguo dell’attività di studio, i piccoli della scuola dell’infanzia saranno trasferiti nella vicina “Madre Teresa di Calcutta” su via Papa Giovanni; mentre il 18 marzo, le tredici classi delle elementari saranno divise tra la D’Annunzio in via Pedaggio Santa Chiara, dove ci saranno dieci classi, e le restanti tre – due quinte e una quarta – svolgeranno le lezioni  alla “Bovio” in Corso Imbriani. Il servizio mensa sarà momentaneamente sospeso.

La decisione, però, avrebbe sollevato il polverone delle proteste da parte dei genitori che ora si troverebbero ad accompagnare i figli a quasi due chilometri di distanza rispetto alla vecchia sede.

 

Intanto, dai controlli effettuati dal Comune sugli altri edifici scolastici, affidati il 14 dicembre scorso dal sindaco Bottaro all’ingegner Domenico Vaccanio, non sono emersi problemi, anche se saranno ulteriormente ricontrollati.

 

Notizia, quest’ultima, smentita dall’assessore al Patrimonio Tommaso Laurora che in una nota, invece, scrive come “ad oggi ancora non si sono messe in campo le attività necessarie alla verifica delle condizioni di stabilità e conformità alla normativa antisismica degli edifici scolastici. Avevo scritto, a luglio scorso, in una pec – aggiunge – affinché si provvedesse ad attivare delle verifiche e due giorni fa ho sollecitato, con un atto di indirizzo, a svolgere i controlli per garantire la sicurezza dei nostri bambini”. E conclude: “La presunta carenza di fondi non è una giustificazione valida, né tollerabile”.